venerdì 29 dicembre 2023

Natale in epoca vittoriana

 Eccoci qui al secondo articolo Dicembrino a cui farà seguito anche il terzo per tempi ristretti quindi ricordatevi cari lettori che sopra a questo ci sarà un altro articolo.
 
 Natale è passato da un po' ma in questo articolo vorrei ancora parlarvi del Natale ma di quello in epoca vittoriana.
Ho visto alcuni video di ricostruzioni di come si festeggiava il natale a fine ottocento e inizio novecento.
Il natale si differenziava molto tra ricchi e poveri ma era comunque una gran festa.
Nelle tenute, il personale si adoperava per portare selvaggina, lustrare le stoviglie, preparare il banchetto e i regali che solitamente erano cose utili e anche un nastro veniva considerato regalo perchè lo si utilizzava per legarsi i capelli.
I banchetti erano composti da un tacchino al forno, vari contorni, zuppe, vin brulè, salse per accompagnare, frutta e dolci; il pudding nell'inghilterra vittoriana era considerato il simbolo del natale e la preparazione era considerata un operazione delicata che richiedeva la massima attenzione.
L'albero veniva fatto ma con candele vere, frutti, biscotti appesi, le palline in vetro erano un lusso da classe per ricchi e a quei tempi.
Pare che la servitù del maniero avesse il diritto di partecipare alla tavola del padrone il giorno di Natale. Almeno stando al video, nel reale mi permetto di avere i miei dubbi in merito, perchè se ci fosse stato davvero tutto questo altruismo da parte della nobiltà del tempo; la gente non avrebbe sofferto tanto la fame.
Nelle famiglie povere pare che si usasse fare i biscotti, i famosi gingerbread che poi si appendevano all'albero e i bambini pare che avessero il diritto di mangiarne uno al giorno se facevano i bravi.
In epoca vittoriana nasce anche l'usanza delle cartoline natalizie che si inviavano a parenti e amici distanti.
L'epoca vittoriana è stata considerata un epoca di eccessi per le grandi feste e decorazioni, pare che antecedentemente il natale non fosse così sentito se non a livello religioso e di preghiera, ma torniamo ai tempi della regina Vittoria, ho scoperto che quelli furono i primi veri anni in cui le palline di vetro venivano acquistate nei negozi.
Un altra curiosità è che una Valorizzazione del Natale si ebbe grazie a Canto di Ntale di Dickens e a un pasticcere inglese di nome Tom Smith che cominciò a  vendere un dolce chiamato cracker di Natale; Cos'è? 
In pratica un sacchetto che si rompeva facendo rumore e dentro al quale si trovavano differenti dolciumi.
L'idea ebbe tanto successo che il signor Smith ne ottenne la licenza e fondò un azienda inziando una tradizione che pare in Inghilterra  sia tutt'ora in voga.
In epoca vittoriana iniziò anche l'usanza delle composizioni natalizie fatte con agrifoglio, vischio , pungitopo e abete.
Nella loro umiltà anche i poveri cercavano di portare il meglio che avevano sulle tavole il giorno di natale e pare che  le calze dei bambini  se posibile contenessero frutta e noci.
Non ho trovato grandi informazioni sul natale dei poveri escluso quei  video di ricostruzioni da me visti in cui appaiono fin troppo "benestanti".
Quindi  a parere personale ritengo che cercassero di portare il meglio sulle loro tavole cercando di ricreare un po' il clima di festa che vedevano in giro.
E questo è tutto per questo articolo al prossimo che troverete sopra a questo!

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