venerdì 24 giugno 2011

Libri - Leggere = Un infinito arcobaleno di possibiltà

Vi aspetterete ora la solita propaganda del : Leggere i libri è una cosa meravigliosa....ecc. ecc.

Beh vi sbagliate! Personalmente amo leggere ma, in questo preciso post voglio fare un analisi logica e spero, pertinente del milione di cose che la narrativa ci fa inconsciamente notare.

Partiamo dal Principio...

LEGGERE è un impegno; ma anche un piacere e questo per 3 motii basilari:



1) Permette di svagare la mente dai problemi attuali che la vita ci impone



2) Riesce a fornirci un apertura mentale



3) Sebbene impegni la vista, riesce a farci sia sognare, che imparare.



Ma analizziaoli uno per uno questi punti.



Il primo dice:



Permette di svagare la mente dai problemi attuali che la vita ci impone.



Che vuol dire?

Già la frase da un chiaro indirizzo del suo significato. Leggere è innanzitutto un attività ma, a differenza del lavoro, delle faccende domestiche, dell'uscita con l'amica o l'amico, dell'attività tal dei tali, dello sport; introduce la mente in un universo alternativo.

In pratica chi legge, per un certo momento dimentica la provia vita e si gode quel po' di divagamento che altrimenti la realtà non offrirebbe.

In prims si legge per questo, ma c'è di più. Quel divagarsi, ossia immaginare le avventure vissute dal "personaggio"  concede anche di notare alcune bizzarie della nostra realtà. Mai soffermati magari ad osservare un tizio strano per strada e a guardarlo con racapriccio dicendosi: " Mamma è messo male quello." 

Beh per un autore di romanzi, il tizio strano "è un potenziale personaggio", anzi quasi sicuramente  se lo vedesse con voi lo trasformerebbe in un mago se fosse  un romanzo fantasy, in un satanista o alcolizzato o criminale; se fosse un romanzo di altro genere.

Questa è una delle tante peculiriatà della lettura spesso non notata. Ora per lo scrittore o novello tale, è un processo automatico, per un lettore invece no. Il lettore legge una storia, e in automatico il cervello dice come giusto: E irreale. Quindi un potenziale lettore non presta attenzione più di tanto al dettaglio.

Farlo invece deve essere un OBBLIGO perchè ogni cosa in un buon testo, anche se a prima vista non fila ha un suo scopo specifico e un suo significato.

Ora so bene che molti scrittori al giorno d'oggi scrivono alla BUTTA SU ovvero, prendono il foglio  di word o di carta, buttano giù il loro testo e via alla pupplicazione senza manco rivederlo.....

Ebbene in quel caso troverete molte ma, molte cose che non tornano. Bisogna saper distinguere il testo fatto bene da quello fatto male.

Alcuni autori noti ad esempio, sono degli autentici Incompetenti in fatto di narrativa eppure non si sa perchè hanno successo....Questo purtroppo è imputanto dalla mal educaione alla narrativa.

Bisogna saper distinguere, e il piacere di trovare una cosa bizzarra poi riscontrabile nel reale fornisce un grande piacere alla mente ma anche all'animo del lettore. 

Una buona educazione narrativa permette di godere a pieno dei processi sopra elencati.



Veniamo ora al punto  due.



Riesce a fornirci un apertura mentale



Che vuol dire?



Si interseca con quanto detto qui sopra, riuscire a vedere nella realtà elementi notabili anche nella fantasia.

Qui alcuni scoppieranno col solito commentino acido del tipo " Hai fato la scoperta dell'acqua calda." Ma quanti di questi si soffermano mai ad osservarsi intorno e porsi domande?

Beh sicuramente quasi nessuno. La lettura è un vero potenziale per la mente appunto perchè ogni cosa che ci colpisce può tramutarsi in creatività.

Vi siete mai resi conto del potenziale di questa prospettiva?

Mi piace essere così dura; ma quasi CERTAMENTE nessuno la caga nemmeno una tale prospettiva.

La gente è troppo presa dale sue assurdità per perdere tempo a guardarsi attorno, l'ho notato durante i miei giri in bicicletta e a piedi; le persone camminano, discutono,  vanno nel solito negozietto a vedere l'idiotissima borsetta  o gravatta o quel che sia, poi, passano per strada e si trovano davanti un albero in fiore o un palazzo antico pieno di merli, fregi  e affreschi  e manco le guardano ste cose.

In pratica le persone si rifiutano per ipocrisia e presunzione di guardare il mondo che le circonda; e UNA REALTA poco da dire e poco da fare; ma la narrativa, ha la peculiarità di acuire la mente verso queste cose, basta solo riuscire a farci caso.



Sebbene impegni la vista, riesce sia a farci sognare, che imparare.



Questo che vuol dire?



Ora, nessuno di chi legge è uno stupido; ma nessuno nota che anche leggendo la vita di Giuglio Cesare  attiva l'immaginazione.

E complicato, sono la prima a dirlo; però con un po' di buona volontà ci si riesce.

Immaginare è un piacere, imparare è sia una noia che un piacere. Allora Gesù Benedetto perchè non connubiare le due cose?

Immaginare e impara. 

Se si legge Fantasy, si immagina e  al contempo si notano le irrealtà della vita.

Se si legge un libro di studio in primis si imapra ma al contempo si ha l'opportunità di immaginare. Ad esempio mentre uno si legge un noiosissimo articolo sull'orecchio umano può immaginarsi qualche assurdità del tipo, l'orecchio mette lo stereo  o il timpano si mette a discutere con una zanzara..

Cavolate insomma, oppure cose più serie tipo: cosa succederebbe se non si sentisse, come sarebbe il mondo per noi in quella spiacevole situazione.

Ecco, come potete notare da voi, anche questa è immaginazione e divagazione, e anche divertimento, perchè da sempre, immaginare è divertente.



Ora a conti fatti  dopo questa analisi, possiamo dedurre che la lettura offre innumerevoli opportunità, nonostante il fatto che impegni la vista.

Il vero problema è saperle cogliere, saper individuare l'oportunità del bello in ogni occasione di lettura.

Le sfumature che in un dato ambito di lettura si riesce ad ottenere sono davvero infinite, come dicevo agli inzi di questo lungo articolo; serve un po' di occhio e propensione a immedesimarsi in quel che si legge, pur rimanendo coscienti del mondo in cui si vive.

Il bello del leggere e le proprietà del leggere riescono davvero a mettere colori al mondo e non è un lavoro complesso, basta solo un minimo di buona volontà e interesse verso quel che si legge.

E' una questione di poco, quel che è certo è che la parola scritta ha un peso infinito sulle nostre vite, sia che ne siamo coscienti sia no.

Avere ben a mente questi concetti sopra elencati cambia anche la nostra ottica di pensiero in un certo qual senso.

A voi il ragionare e affinare di più il discorso ora, io vi lascio così. Augurandomi di avervi proposto un buon articolo di discreto interesse e di aver spiegato bene i concetti sopra riportati.

Come già detto non è una propaganda alla lettura ma un analisi delle potenzialità della lettura.