giovedì 14 febbraio 2013

Le Brutture e Volgarità Fanno realismo oppure no? Spunti da una discussione.

Recentemente mi è capitata una lunga discussione con un amico di rete riguardo l'argomento delle Brutture e volgarità in narrativa horror.
Con Brutture e Volgarità intendo eccessive descrizioni di violenza  ed erotismo.
A mia opinione e anche a quella di molti "Accademici" che scrivono guide per aspiranti naratori, queste due cose non sono necessarie.
Bisogna descrivere ma mantenersi contenuti riguardo alle descrizioni, insomma mettersi un freno. Stando a questi stessi accademici e professionisti, la scrittura da cui bisogna imparare a scrivere e descrivere è quella ottocentesca.
Io per mia personale opinione ritengo che quanto dicono gli accademici sia condivisibile e giusto. Per esempio a me leggere ogni minimo dettaglio di una scena di sesso o tutti i dettagli di un omicidio toglie decisamente il piacere di leggere un racconto.
Stando al mio amico di opinione differente dalla mia, codeste descrizioni fanno realismo della storia e quindi sono utili al contesto narrativo e appunto fanno la storia.
Inutile dire che la discussione mi è risultata oltremodo affascinante. Lui è di stomaco forte io decisamente debole per queste cose.
Rimane la domanda: Cosa è meglio fare quando si scrive un horror? Darsi alle voglarità come fanno molti autori del genere oppure mantenere il contegno e lasciare che sia il lettore ad immaginare l'accaduto?
Il dilemma è arduo e per mio conto continuo a consigliare di evitare un eccesso di brutture e volgarità in narrativa ma lui da parte sua le ritiene utili alla narrazione e quindi ne consiglia l'utilizzo se serve allo scopo.
Il problema sta anche negli scopi  e nello stile del racconto temo però..
Riflettere sulla questione è davvero esaltante poichè mette a confronto l'armonia di cui ogni testo dovrebbe essere intriso, con la crudezza e la schiettezza di un realismo fin troppo spesso macabro e volgare di suo. E questo senza che magari nel "reale" accada poi nulla did effettivamente cruento.
Qui temo che intersechino molte sfaccettature dell'argomento narrativa; per cui io mi fermo lasciandovi il piacere di addenttrarvi in questa affascinante tematica e trarne le vostre personalissime conclusioni.