domenica 28 dicembre 2008

Sera a tutti vi propongo la prima questione.

Eccomi ai nastri di partenza con questo blog.

L'ho lasciato per lungo tempo vuoto perchè ho un sacco di problemi che mi tolgono tutte le voglie di applicarmi in qualcosa =__=.

Vorrei tuttavia  tentare di rimettermi in pista nonostante tutto. Mi domando se ci riuscirò. Boh lo spero.

Inizio con l'affrontare un tema di attualità, ovvero, la valutazione degli scrittori e delle loro opere.

Spesso sento dire  "Ah quell'autore è la copia sputata di quell'altro. Le schematiche di narrazione sono le stesse!"

Confesso che tali frasi mi fanno innervosire. La massa definisce erroneamente "copia" temi similari.

Non nego che diversi autori traggano ispirazione da altri libri, ma il termine " copiare" è decisamente errato e poco adatto al contesto della situazione.

[COPIARE] Se si guarda un vocabolario dice : Ricopiare identico; e nessun autore come già sappiamo, si mette ad aprire la pagina di un libro e scrivere le stesse identiche parole dell'altro.

1 Perchè sarebbe stupido e nessuno gli publicherebbe il libro

2 Perchè ognuno ha idee differenti e dato che ama la scrittura vuole creare qualcosa di nuovo e unico.

Qundi a mio avviso si tratta di similarità e non di copie.

Le persone che amano la scrittura veramente, impiegano molto tempo pr rendere " belle " le  proprie storie indipendentemente dal fatto che uno le apprezzi o meno e tutto questo lavoro non avrebbe alcun senso se uno copiasse nel termine esatto della parola.

Ognuno ha i propri difetti ma nessuno copia spudoratmente un altro perchè ama creare un racconto che dia emozioni uniche in chi legge.

Io ho un sacco di difetti narrativi ad esempio eppure, amo scrivere talmente tanto che in ogni momento il mio pensiero va alle mie storie, alle emozioni che vorrei rendere vere, indipendentemente dalle scene paradossali che creo.

So che questo è un tema un po complicato per i nastri di partenza di questo blog,  che ci tengo a precisare non ha alcuna pretesa di insegnare, ma solo di affrontare tematiche su cui riflettere.

Ecco questa mi sembra appunto una di quelle tematiche. In rete mi è capitato di leggere articoli molto offensivi sulle " copie ad altri libri" e riflettendo ho trovato che fosse alquanto ingiusto offendere autori che impiegano tanto tempo a scrivere un racconto.

Gli scrittori si impegnano in quel che fanno. Ci mettono amore, passione, tempo, energie mentali e cuore.

Dire "copia" è facile  ma non tiene alcun conto di questi fattori a cui non si pensa.

Ora molti mi diranno "illusa, romantica e sognatrice; vedi la scrittura da un verso completamente sbagliato" eppure trovo che questa ottica permetta di spaziare maggiormente sulla visione della prospettiva di un racconto o di un libro.

Certo ci sono spudorati che copiano semplicemente per copiare e i casi sono palesi.

Questi tipi vogliono far soldi è questo l'unico loro scopo, ma alcuni autori rinnomatissimi e che scrivono bene di loro, si sentono ingiuriare da persone che non tengono alcun conto del valore delle opere scritte e del lavoro di immaginazione che c'è dietro.

Ma sopratutto non tengono conto delle correzzioni, delle riscritture, delle ore passate ad elaborare una scena, ad immaginarla nel dettaglio,a creare il paesaggio che la circonda.

Portando un esempio palese. Brooks è stra criticato per la sua Spada di Shannara a causa delle similarità al rinnomatissimo Signore degli Anelli di Tolkien; ma queste persone si sono mai chieste  quante ore il buon Brooks abbia impiegato per crearla quelle scene similari?

Ora quei molti citati prima diranno " Beh è facile creare un bosco. Basta piazzare due alberi quà e la e il gioco è fatto."

Beh io che amo scrivere storie fantasy vi dico " Col cavolo basta piazzare due alberi quà e la!" Avete idea di quante specie viventi contenga un bosco ? Quante varietà di piante ci siano?

Ebene per creare solo quello sfondo scenico un autore deve farsi un mazzo così cercando in rete e sui libri, informandosi su piante, animali, tipo di clima ecc. Rielaborando, creando nuove creature e nuove piante partendo da quelle esistenti e Il tutto per creare un bosco che risulti vero e visibile nell'immaginazione di chi legge e quello fa solo da sfondo alla scena primaria dei personaggi.

Anche i presunti copioni fanno questo genere di ricerche prima di scrivere, quindi mi domando dopo tutto questo lavoro è giusto tacciarli di " copiare spudoratamente un altro autore" oppure è meglio soffermarsi a riflettere su questi dettagli?

Come già detto non voglio fare polemica anche se sembra l'abbia fatta, voglio solo dare un motivo di riflessione su una questione a cui tengo e che mi sembra ampliamente sottovalutata tutto quà.

Beh spero di essere riuscita in quest'intento e di avervi proposto una bella discussione.

lunedì 25 agosto 2008

Benvenuti nel V2

Salve Benvenuti nel Piccolo Laboratorio Version 2 Quì si tratteranno argomenti di natura letteraria e  Misterica. In futuro vi posterò tante novità