venerdì 5 settembre 2014

Riflettere sulla scrittura

Salve a tutti e rieccomi a voi.
In questo articolo ho deciso di soffermarmi su una riflessione sulla scrittura.
Sono certa di sentirvi già dire " Beh non è la prima volta che rifletti sulla scrittura" e in effetti è vero, solo che questa volta per me è diverso.
Da mesi sono senza ispirazione e  sempre da mesi avverto la mediocrità di quel che scrivo.
Tutto è iniziato dopo la lettura di A Volte La Magia Funziona di Terry Brooks. Decisa a migliorare ho provato il suo metodo di lavoro, notando su quante splendide sfaccettature della storia ci si riesce a soffermare; al contempo però ho constatato quanto facilmente si perde lo "spirito" della narrazione.
A seguito sono subentrati numerosi problemi della mia vita reale e mi sono resa conto che mi manca qualcosa...
Amo le mie storie, amo quel che mi sanno mostrare e amo anche la progettazione di quelle storie, sebbene provi una incredibile irritazione nel perdere il filo spirituale della storia.
Ultimamente mi è stato detto:La pecca delle tue storie sono i dialoghi  e le reazioni irrealistiche.
Mi sono soffermata a pensare a questo, ho osservato e provato anche a descrivere quel che facevano le persone per strada come mi è stato consigliato e ho notato ulteriore irrealtà.
Mi hanno pure detto " scrivi secondo la moda conforme di turno" su un forum e dopo questo l'ho abbandonato di botto...
La scrittura non è una moda prestabilita; sapete come la penso e sapete anche che detesto il preconfezionato in narrativa, la narrativa classica è la scuola migliore, Fabio Volo, Moccia  l'autrice di twilight per me sono eresia allo stato puro.
Tutte queste cose mi hanno messo in crisi e fatto passare la voglia e l'ispirazione per scrivere e soprattutto immaginare!
Cos'è la scrittura?
Perchè mi è stato detto che tutto quello che ho imparato in anni è tutto sbagliato e devo dimenticarlo?
Perchè una reazione umana  in un testo è detta irreale mentre quando la si vede dal vero, la si accetta a priori.
In grammatica ci sono regole e quelle regole devono essere modificate per la moda dell'editoria di turno perchè?
Perchè guide e guide dicono impara questo, quest'altro e quest''altro ancora e quando provi a parlarne ti saltano fuori con roba tutta diversa e manco ti spiegano quel che ti interessa sapere anzi vieni trattato da demente come se fossi un essere inferiore...
Anzi spesso dicono che quel che hai imparato son tutte cazzate quando invece son scritte su guide e guide di scrittura.
Provo un profondo vuoto, vorrei una verità che mi permetta di creare serenamente, voglio riuscire a creare un mondo e una storia meravigliose per chi legge.. Invece non mi sento di aver ottenuto risultati e anzi noto che più impegno metto più ci sono detrattori.
Le critiche sono utili ne convengo, le accetto e mi spingono a riflettere ma quando mi si dice " ah dimentica tutto quello che hai imparato come se tutte le nozioni di guide fossero false e l'imposizione del metodo di scrittura tua sia il solo corretto non lo accetto e nemmeno lo capisco.
Ho un amica di internet che mi ha detto di aver vinto un concorso di scrittura e lei mi ha fatto notare questa cosa dell'irrealismo dei mie personaggi nelle reazioni, mi ha  dato ottimi consigli su come esercitarmi a vedere comportamenti delle persone.. come già detto ho provato e notato comportamenti 10 volte più irrealistici di quelli da me creati.
 Tipo; ora sono al lavoro e ho un collega che parla al cell e fa avanti e indietro per i corridoi alternando risate a ragionamenti seri.
Da un punto di vista è una cosa normalissima , dall'altra no!  E totalmente irragionevole camminare avanti e indietro  mentre si discute al cellulare.
E un modo di fare perchè l'essere umano è imprevedibile, ogni persona ha  determinati comportamenti maturati in base alle proprie esperienze, allora perchè ci devono essere modi di fare prestabiliti e non si accetta appunto l'unicità di quel modo di fare?
Perchè non  ci si può addentrare in un mondo fantasy e semplicemente accettarne pregi, difetti ed eccessi?
Scrivere è un percorso e leggere è un viaggio in un mondo alternativo, ma il mondo deve avere un senso e il viaggio anche lo sappiamo tutti.
Vedere troppi dettagli di un mondo ti fa perdere di vista il mondo stesso e non soffermarsi a progettarlo ma andare a caso ti fa perdere di vista ugualmente quel mondo.
Ti fai uno schema, ragioni al millimetro  su pro e contro, su le probabili reazioni più umane e pertinenti e non va bene, vai a caso e non va bene..
Allora? Come scrivere una storia?
Bisogna ragionare ma se ragioni e strutturi: ah perchè strutturi troppo.
Vai a caso: ah deragli.
Scrivi un preambolo che tutte le guide dicono necessario e indispensabile ai fini di comprendere contesti e situazioni e ti dicono: ah è sbagliato devi farlo entrando nella situazione stessa.
Non lo fai il preambolo :ah perchè non l'hai fatto non si capisce un cazzo è una storia senza capo ne coda.
Le guide dicono  gioca sulle situazioni, sui sotterfugi e sui doppi significati, usa retorica, metafore, descrivi senza esagerare ecc. ecc per rendere più interessante il racconto; ti sforzi di farloe invece salta fuori: ah perchè non va bene rende è errore di infodump, è errore di spiegone, è irrealista la storia.
Mi hanno detto che un introduzione di 3 righe è spiegone.. solo per accennare la situazione in quel dato contesto temporale....
Cerchi di usare un linguaggio il più possibile pertinente e non va bene troppo meccanico
scrivi a caso: ah perchè così non funziona correttamente il testo..
Ti inventi qualcosa ma ha è pieno di dettagli inutili ecc. ecc. ecc.
 Io francamente non so più che pensare, se qualcuno ha una chiave di lettura di tutto questo mi faccia un fischio..
Io sono basita, delusa e in quel che mi sforzo di scrivere ultimamente non vedo altro che bruttume che  viola qualsiasi tipo di regola e controregola che mi hanno citato.
Eppure le guide dicono  il contrario di quel  che mi viene detto in internet.. non so più che fare o che pensare....
L'unica cosa certa è che voglio scrivere una buona storia sotto tutti gli aspetti.