domenica 22 luglio 2018

Storia delle terre e dei Luoghi leggendari di Umberto Eco

Ed eccomi con un secondo post più serio per scusarmi di avervi lasciati a digiuno da Maggio.
Purtroppo ho fatto 2 mesi senza pc e poi ho avuto da fare quindi con mio rammarico mi sono dimenticata di aggiornare.
Chiedo umilmente perdono a tutti coloro che mi seguono.
Dunque veniamo ora a noi e a parlare di questo libro molto interessante ma venato di una dose titanica di scietticismo.
Il buon Umberto eco ci racconta in un libro fatto benissimo di tante leggende e dei testi che ne parlano, presumendo che la loro divulgazione parta da quegli espliciti testi.
A fine di ogni capitolo oltre a splendide immagini sono riportati anche frammenti di testi storici che trattano dell'argomento del capitolo; il  che dimostra quanta cura è stata messa in questo testo.
Confesso che l'ho amato ma lo scetticismo che ho notato in molti argomenti trattati mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca.
Sicuramente molte leggende avranno avuto indubbiamente origini recenti ma altre non sono pienamente convinta delle verità citate da eco con un duro scietticismo.
Non credo nei sogni e tipo la storia della terra cava sa di balla a un km di distanza, ma sicuramente su altri misteri non oso buttare lì un fendente netto perchè nonostante testi che ne parlino da secoli non si conosce l'origine certa di tanti argomenti.
Non approvo personalmente lo sceitticismo tagliente perchè non abbiamo abbastanza prove per convalidarlo; se ad esempio ci fossero prove fisiche certe che ad esempio Atlantide se la inventò di sana pianta platone sarei la prima a schierarmi con gli sciettici ma ci sono dubbie prove sull'argomento ed è dubbio pure il racconto di platone quindi le certezze sono zero.
Per altri argomenti trattati nel libro invece mi sono ritrovata pienamente daccordo con eco e mi sono anche ritrovata a domandarmi come nel medioevo  e nei secoli sucessivi si potesse credere che esistesse un certo prete gianni.
Comincio a temere che fossero un pochino ingenuotti in quei secoli ma soprattutto troppo plagiati dalla religione e da tutte le balordate che sparava la chiesa.
Ma torniamo più seri e veniamo alle conclusioni su questa mia mini recensione.
A livello grafico il libro è assolutamente meraviglioso.
I contenuti sono estremamametne interessanti e carichi di notizie, di cui molte assolutamente condivisibili e ben spiegate.
C'è una mole enorme di scietticismo ma è accettabile anche quella tranne che per 2 o 3 argomenti sui quali io gli avrei messo un deciso alt allo scietticismo perchè prove sicure non ne esistono.
L'impaginazione è ottim e la carta usata meravigliosa. Io ho l'edizione brossurata che costava un salasso come 25 euro ma che sono sicuramente ben spese.
Lo consiglio a chiunque voglia conoscere di più di leggende reali e anche a chi voglia semplicemente immergersi in un enciclopedia di informazioni fantasy e cariche di spunti originali.
Secondo la mia umile opinione vale la pena averlo in libreria.

leggere e i suoi frutti

Quante volte capita di leggere un buon libro e di farsi venire tanti spunti per cercare cose interessanti che poi vanno irrimediabilmente nel dimenticatoio?
Di sicuro i più  alzeranno la mano e tristemente mi unisco al coro ma quando ci ripenso avverto una decisa insoddisfazione verso me stessa.
Leggere è qualcosa di unico e bene o male produce i suoi frutti, dovremmo tenerli a mente ma a volte è davvero difficile, però ci rimane il piacere di quel ricordo soffuso che magari tempo dopo ci spinge a risfogliare quel medesimo libro alla ricerca di quegli stessi particolari che ci hanno incuriosito in precedenza.
Quando leggo un saggio di storia o di scienza spesso mi capita di rimanere affascinata e sorpresa dagli spunti immaginari che anche in quei testi si possono trovare.
Ma non solo da questo; anche dalle sfacettature di determinati argomenti. quel che irrimediabilmente rovina questi libri sono le numerose formule matematiche che ti deviano la mente dal percorso di apprendimento costringendoti a rileggere quello stesso pezzo e a riprovare un deciso senso di incomprensione.
Eppure nonostante questo mentre si leggono certi argomenti ti sorgono domande, curiosità e perplessità sul perchè è stato fatto qualcosa che ti pare assolutamente irrazionale solo per convalidare una tesi che magari poteva essere convalidata in mille altre maniere.
Leggere fa indubbiamente sorgere domande  che non dovrebbero cadere nel dimenticatoio ma sono la prima a dire che è più facile dirlo che farlo.
 Ci vorrebbe la genialata di prendere appunti mentre stiamo leggendo, ma confessiamolo pubblicamente.. Toglierebbe parte del piacere della lettura e a nessuno piace distrarsi mentre è immersonella lettura!
Quindi si rimane così con la speranza che la memoria sia lunga ma ahimè accade di rado.