martedì 20 settembre 2016

Vedere-Percepire-Capire- trarre ispirazione

Innanzitutto vorrei CHIEDERE SCUSA  ai miei lettori per gli errori di battitura del mio post di Marzo. (Quello prima di questo)
Non gli ho mai corretti lo ammetto,  Uno perchè li ho scoperti molto dopo l'invio del post e Due per un determinato motivo  di fattore etico. Ovvero ANCHE CHI SCRIVE PUO SBAGLIARE! E che sia visibile pure quando capita.
Mi  è capitato di leggere un catalogo Mondadori con scritto STAKANOVISTA Ci rendiamo conto?? E stata usata la k al posto della  c ... Una cosa da brividi e poi una simile bruttura della lingua fatta da un editore affermato? Ancora peggio!
Quindi si ho sbagliato! Sono umana e come già detto SONO ARCISTUFA  Della Presunzione Saccentonica che c'è in giro tra gli appassionati di Scrittura. Si scrive, Si sbaglia e si impara ogni giorno e non c'è BISOGNO di assalire gli altri solo perchè la storia che scrivono non è di tuo gusto narrativo.
Gli errori strutturali se ci sono in Narrativa si notano al volo e non sono imputabili ad uno stile narrativo.
Se ci sono si spiega, si corregge e si aiuta il prossimo a migliorare ma con gentilezza.
L'ortografia, la grammatica, la sintassi si imparano anche leggendo passo a passo, se non si capisce ci si informa e mi ripeto: Non c'è bisogno di prendere leggere un racconto ed esordire "ah è illeggibile, ah perchè  non l'hai curato, il personaggio fa azione, il personaggio si muove, che schifo tutta sta manfirna sui pensieri del personaggio, mi cascano le braccia a leggere perchè parte bene e finisce male".
Non c'è bisogno di fare processi di stato per una stramaledetta H saltata come il patrono dell'arroganza o anche peggio, leggere una storia buona e insultarla a priori perchèpè A TE Piace la stronzatina  di storia che non sa di nulla.
Scrivere è un continuo apprendere  e confrontarsi con se stessi. Scrivere è umiltà non arroganza, commentare è un atto di aiuto, certo deve essere eloquente e severo ma non OFFEDERE con sprezzante e arrogante saccenza il prossimo come invece fanno quasi tutti gli appassionati di scrittura. 
Non pensiate che esageri cari miei lettori, purtroppo mi è capitato più volte di fare domande anche serie sulla narrativa e sulle mie letture sull'argomento  anche complesse per sentirmi derisa o sentirmi dire, ah quelle che hai letto sono stronzate dimenticatele e fa come diciamo noi.
Dei professori quindi, degli accademici che scrivono libri per Rizzoli, Adelphi, Per Treccani stando a questi signori SONO Degli Emeriti Imbecilli che di scrittura non sanno nulla.
Vi Chiedo NUOVAMENTE PERDONO mi sono lasciata andare al polemismo  e dilungata sulla questione ma l'ho fatto solo al fine di farvi comprendere quanta arroganza c'è in giro.
Come vi ho sempre scritto IO NON SONO UN GENIO NE UN PROFESSORE, SNO UN EMERITA INCOMPETENTE CHE CE LA METTE TUTTA  AD INFORMARSI E CAPIRE  NONOSTANTE TUTTE LE SUE PECCHE e se scopro qualcosa lo condivido con voi che mi leggete cone stremo piacere.
Da umile vi dico quindi SI CI SONO DELLE REGOLE, SI VANNO RISPETTATE MA SONO ANCHE DUTTILI E MALLEABILI ma CI SONO PUNTI IN CUI NON SI PUO TRAVIARE DALLA VIA.
Tutti possiamo sbagliare e non capire e PER QUESTO dobbiamo tenderci la mano con Umiltà e voglia di aiutarci.

Detto questo veniamo all'articolo del giorno  che dedicherò alla vista.
Vedere significa scrivere con la mente, percepire quello che vedi significa poter creare.
Un concetto all'apparenza semplice ma in realtà molto Difficile da  assimilare.
Mi sono accorta di vedere molte cose ma spesso e volentieri di non aver mente attenta per cogliere il momento o percepire nella sua interezza una situazione, questa è un attività inconscia dell'essere umano ma è anche qualcosa che offusca tante possibilità di scrivere.
Perchè succede? Di preciso non lo so; ma credo sia  tutto imputabile ad un fattore di neuroni. Il nostro cervello è una macchina complessa quindi molte cose che vede non cattuano la sua attenzione e vengono dimenticate per comodità, per questo si ovvia alla questione prendendo appunti di scrittura.
In scrittura quello che però è più utile è la percezzione equilibrata della realtà che viviamo, cosa non semplice ma che sicuramente è in grado di fornirci la possibilità tramite la riflessione, di analizzare un determinato fatto e pensare alle sue varie sfumature.
Spesso non c'è bisogno di fenomeni ecclatanti basta poco per avere un imput creativo, tutto sta nel riuscire a percepirlo nella sua interezza come fatto reale.
 Da che potete notare è tutto alquanto onirico nella questione; bisogna però riuscire a capire qual''è il limite effettivo che la nostra mente ha per ottenere qualcosa di sensato da scrivere.
Il mio limite ahimè lo percepisco piuttosto corto sia a causa di un mio limite diciamo in fatto di apprendimento che per vari fattori esterni, quando però scrivo cerco di pensare molto alle sfumature della realtà, ma  visualizzare qualcosa che non esiste come reale è molto, ma molto difficoltoso (Ma anche meraviglioso!) 
In questi momenti di " Visualizzazione" la realtà può esserci molto utile per capire a fondo un determinato contesto.
Per questo è importante  Saper Vedere; Percepire e  Capire e infine trarre ispirazione dal tutto.
Ogni cosa è collegata ad un altra sia nella realtà che nella scrittura , quindi la scrittura deve saper attingere da questo connubio di fattori : percezione, comprensione, vista per creare qualcosa di tangibile.
Io spesso e volentieri ci provo ma non so  fino a che livello riesco nell'operazione.
Usate la vista e comprendete da voi ^^ è la maniera migliore di riuscire a percepire la portata dell'argomento.

Alla prossima e grazie a tutti quelli che leggono i miei piccoli articoli