domenica 25 dicembre 2011

Buone Feste!

A tutti Buone Feste.

Che possiate viverle serenamente.
Trovando la luce nei vostri cuori e nelle persone che incontrate.

Auguri.
Anche nell'oscurità più totale;
anche nell'interminabile dolore.
Che la sorte vi possa offrire,
un piccolo tesoro di cui godere.

Buon Natale!
Buon Anno!
Che luci e colori di questi giorni vi distraggano,
dalle brutte realtà quotidiane e;
dalla tristezza che vaga permanentemente nella monotona vita odierna.

Auguri di tanta felicità,
 e di  cose belle.
Buon Natale.


Vi lascio con questa poesiola di mia creazione.

Davvero Buon NATALE a tutti quanti e Grazie perchè seguite questo piccolo Blog ^^







giovedì 24 novembre 2011

Letteratura : Il romanzo. La Scuola. Le Vicissitudini

Sto studiando un libro, il primo di una saga di 5 volumoni. Si intitola:  La Cultura del Romanzo.

Da questo libro sto apprendendo notvoli informazioni sulla   nascita del  romanzo  detto Romance o Fiction; e sulle sue vicissitudini.

Infatti l'epoca del romanzo non è per nulla semplice.  Il romanzo di fiction cioè di fantasia è antichissimo,  Già in grecia si tramandavamo raconti e poemi via orale. Poi subentrata la scrittura si iniziarono anche a scrivere.

L'iliade e L'odissea sono due esempi di questo fenomeno.

Mal a storia del romanzo non è tutta rosa e fiori; infatti nei secoli subì diverse opere denigratorie e fu  posto sotto la  falce impietosa della censura, tali pratiche sono durate più o meno fino ai giorni nosti, ma per ora andiamo a gradi e torniamo all'epoca antica; per la precisione in Cina.

In questo paese ci furono parecchi romanzi di fiction ma chi li  scriveva e pubblicava si può dire avesse la vita rovinata e la reputazione praticamente defunta.

In Cina erano dominanti i  saggi di storia e i precetti del confucianesimo.  Chi scriveva romanzi fantasyo di amore era considerato un poco di buono perchè si riteneva che l'unico vero modo di scrivere fosse quello degli storici. Così nacque l'idea di unire  a saggi di storia parti romanzate per rendere più conforme a quella che si riteneva la buona narrativa.

 Ma le opere denigratorie  continuarono e parallelamente na queste, nacque anche una vasta gamma di studi sull'argomento.

In Europa le cose  non furono gran che diverse. Non c'era il confucianesimo ma la cristianità. Proprio così, il nostro clero era seriamente preoccupato dal  romanzo di fiction e si chiedeva se influenzasse negativamente le persone.

in generis il clima sembrava più pacifico e ben accetto ma i roghi di libri erano all'ordine del giorno, si bruciavano anche bibbie e testi sacri per paura che le persone  scambiassero quel che vi era scritto per verità. Un libro per poter essere pubblicato veniva sottoposto alla censura che ne tagliava le parti sconvenienti, obbligando l'autore a sistemare come poteva il testo.

Anche nelle scuole il clima non era diverso. Il romanzo di fiction veniva pesantemente criticato e i testi per le scuole scelti accuratamente, in modo da essere conformi all'idea di conformismo che le istituzioni volevano dare.

Stando al'autore questo ha provocato nel nostro paese una mancanza di interesse per la lettura.

Spiega molto chiaramente le dinamiche di questo presunto "odio della scuola nei confronti del romanzo" la scuola infatti non riesce ad accettare l'innovatività e le idee ribelli del romanzo di fiction; per spiegarlo e svelarne ogni arcano ha inventato le famose schedine libro che tutti quanti abbiamo visto nei sussidiari.

Sembra stando sempre al libro che, le idee che il romanzo forniva, fossero appunto troppo ribelli e le scuole adottando questa politica per parecchio tempo abbia reso noioso alle varie generazioni  la lettura del romanzo.

Infatti odiernamente l'italia è il paese dove meno si legge a livelllo mondiale.

Nel 500 in Italia il romanzo cessa di esistere mentre in Inghilterra libera da questi pregiudizi religosi nasce il romanzo fantasy moderno.

Nei mie studi io sono arrivata poco più avanti di questo punto, inutile nascondere che scoprire certi dettagi della storia del romanzo mi ha davvero conquistato; razionalmente però mi sono anche resa conto che il romanzo ha avuto une voluzione molto complessa e difficoltosa, questo mi convince ancora di più nel ritenere che  sul romanzo le sfumature da conoscere siano pressochè infinite.

Questo  che sto leggendo è davvero un buon libro che permette alla mi a mente di immergersi in un mondo davvero intrigante.

Non è il libro più facile del mondo da leggere e studiare ma lascia davvero qualcosa dentro. 

Il romanzo è davvero un portale per le ideologie e una migliore conoscenza di se stessi e del mondo che ci circonda.

La sua storia è una storia davvero  piena di vicissitudini , quel che però c'è da dire e che credo nei secoli chi più, chi meno abbia condiviso è il fatto che  Il romanzo è un tramite verso l'osservazione del mondo circostante , qualsiasi sia il genere scritto.

sabato 8 ottobre 2011

Progetti di Romanzo

Due mesi che non scrivo  su questo povero Blog..

Non vogliatemene, l'estate è passata e i problemi si susseguono a manetta, la stanchezza ogni giorno si fa viva e il tempo  haimè MANCA.

Ma veniamo all'articolo....o meglio questo nuovo proliferare di miei ragionamenti.






Da tempo rifletto sul concetto di Progettazione di un Romanzo.

Ho letto numerose guide per Aspiranti Narratori e tutte offrono buoni consigli su temi da affrontare e non affrontare, su come fare tabelle per lo svolgimento della storia; sulla prospettiva del personaggio, la descrizione, la metrica, la sintassi.

Prestano particolare insistenza su metrica e sintassi materie di cui confesso, non sono per nulla ferrata; tuttavia nessuno  di questi professionisti dice chiaramente come si progetta un romanzo.

Ok  mettiamo chiaro in principio due cose. 1 Probabilmente non lo fanno perchè , come logico; ognuno ha il proprio metodo per progettare una storia; e  2 Perchè se si comincia a parlare di  Progettazione del romanzo, non si finisce più di discutere dell'argomento.

La situazione è complessa, decisamente complessa e confesso; vorrei saperne di più.

Per mio conto poi non so se è giusto. Bisogna prima pensare al o ai protagonisti delineando tuta la loro vita fino all'inizio della storia poi, concentrarsi su DOVE far svoglere la storia. Informarsi sule varie ambientazioni e, se invece vogliamo creare un mondo fantasy pensare attentamente a come organizzarlo questo mondo.

In successivo si fa una tabella degli eventi, poi si ricercano le informazioni che servono, le  si annota in modo da poterle sempre consutare (Eh diciamocelo, è davvero difficile ricordare cose lette i mesi prima .) e infine, procedere passo a passo con il personaggio  dentro al storia.

Questo io lo definisco un progetto generale per una storia, maturato da esperienze di lettura e ragionamenti, però noto che i professionisti cose come questo mio piccolo pseudo schema di progettazione non lo nominano mai nelle loro guide anzi; ho pure letto un opuscolo di un corso di scrittura fatto da un professionista nel quale si legittimava il copiaggio di un idea altrui, modificandola poi ai propri fabisogni.

Inutile dirvi che  la cosa mi ha fatto letteralmente accapponare la pelle. Insomma parliamoci chiaro, la scrittura è un impegno e serio. Se uno deve perdere il tempo a fare la bambinata di prendere un idea altrui ed usarla ai propri fini per creare una storia con delle similarità tanto vale che non  si metta nemmeno a scrivere.

Il progetto di un romanzo è una cosa serissima per il mio umile parere di autodidatta e come tale va preso se no è tempo perso mettercisi al lavoro.

Deve partire da una buona idea. Per esempio se leggi un romanzo di una casa, della famiglia che vive li ecc. ecc. e ti viene l'ispirazione perchè magari l'ambiente ti ha suggestionato e su quella tal scolgiera o tal vallata , vuoi farci un avventura o una storia d'amore, fermati un momento.

Ok ditti il posto mi piace, ma lo voglio davvero identico? Alcuni diranno si e in quel caso ben poco c'è da fare ma per chi invece la risposta è no. Prenda  mano al pc e si guardi qualche bella immagine in rete, rifletta su cosa vuole prima di  partire in quarta. Progetti con calma tutto poi dia il via.

Non nego che leggendo si abbiano un sacco di ispirazioni, succede anche a me leggendo manga, libri, vedendo film, mi è anche capitato e ve lo confesso senza remora  di iniziare una storia con un ambientazione simile al fumetto che stavo leggendo.

Era il periodo della mia ripresa a scrivere dopo anni di totale vuoto. In onore di quel fumetto chiamai il protagonista proprio come nel manga.. Beh, l'idea era originale per carità ma il primo capitolo anche se la storia era un po diversa mi pareva troppo simile al  fumetto. Ebbene, accortami di questa madornale gaf mi sono fermata. E stato un alt dovuto, ho ripreso in mano l'idea e l'ho stravolta. In pratica si,  ome omaggio il primo capitolo è rimasto uguale ma la storia poi si svolge molto altrove da quell'ambientazione iniziale.

Cito questo per farvi notare che avevo voglia di originalità non di una mera copia di un funetto che mi stava piacendo.

Quindi un particolare se vi ispira potete pure prenderlo, rigiralo, utilizzarlo, ma mai e ripeto mai usare un intera idea come dice quel  professionista a mia opinione poco professionale.

L'idea di un romanzo deve essere buona e nascere da noi, non da altri. Più nasce dalla vostra idea più verrà fuori una gran bella cosa.

Ragionare, strutturare, pensare anche al più infimo dettaglio.

Tutto sta nel progetto, la storia parte da li e con la storia parte pure la vita del vostro personaggio.

Sono due dettagli che non vanno mai sottovalutati a mia opinione. Poi ognuno deve fermarsi e fare il proprio progetto utile ai propri fabisogni, ma non si deve mai dimenticare che il progetto è anche  il cuore pulsante del romanzo.

A questo punto una bella citazione letta su un libro dice che: Bisogna saperlo erigere un palazzo e se non si hanno buone conoscenze di edilizia anche il palazzo più articolato può cadere rovinosamente.

Le parole sono chiare e dicono un unica cosa PROGETTARE. Il romanzo è costruzione, non un mero vagare della penna su un foglio di carta.

Mi fermo qui lasciando come al solito i margini di riflessione a chi vuole riflettere sull'argomento. Io non ho conoscenze cosi profonde per  dire si fa così o non si fa così, quello che ho detto in questo articolo è un mio ragionamento. Un uno + uno fatto leggendo, ragionando, scrivendo.

Se vorrete cogliere l'occasione per soffermarvi a riflettere sulla questione, l'articolo avrà già esordito il suo effetto.

                                                                                                                                                        Alla prossima


martedì 26 luglio 2011

I Cosacchi di Tolstoi

Attualmente sto leggendo questo vecchisimo romanzo di Tolstoi o meglio Lev Tolstoj.

Sono a circa il decimo capitolo. La storia parla della vita di un uomo nelle terre selvagge del Caucaso. Del suo amore per una donna e della sua rivalità con un'altro uomo innamorato della stessa donna.

Già da queste poche parole appare chiara la complessità tramica del racconto in questione ma quello che davvero sorprende quando ci si addentra nelle sue pagine, sono le descrizioni.

Lev Tolstoj ha saputo rendere la magia dei luoghi in tuttala loro selvaggia bellezza, conferendo ad ogni caratteristica la sua giusta connotazione.

Leggendo alcune scene pare  di essere lì con il personaggio ad ammirare panorami e a subire il fascino dei luoghi.

Un classico a cui vale sicuramente la pena di avvicinarsi e aggiungo, utile anche a capire come la descrizione riesce a dare ad un racconto quella particolare nota caratteristica che lo rende vivo e palpabile al tatto.

Nel caso di questo libro è di sicura nota, il  fatto che l'autore da una decisa descrizione che riesce a far intuire pure gli odori delle cose.

Vi rendete conto dell'arte sopraffine che Toltoj ha posseduto per riuscire a descrivere con dovuta perizia l'odore di qualcosa? (in questo caso un animale morto)

Io sono rimasta stregata da questa particolarità del descrivere gli odori. Penso sia difficilissimo saper rendere un odore per quel che effettivamente è eppure l'autore con poche semplici parole è riuscito a pieno a rendere l'immagine del momento, l'autentico saper cogliere l'attimo.

Ripensandoci le sue descrizioni mi paiono istantanee da luoghi del passato, tanto sono vivide.

Vedere e immaginare è quello che Tolstoj è riucito a fare nel suo scritto e noi lettori possiamo godere del piacere di tutto questo.

Vorrei dire di più ma ancora ho letto ben poco di questo affascinante romanzo, mi sta aiutando a capire quanto sia importante avere un mondo ben contruito per il personaggo, quanto un ambiente sia più di un mero ornamento delle avventure del nostro protagonista o dei suoi compari,quanto sia una parte del tutto che da ai protagonisti un approdo sicuro e stabile in cui vivere le proprie avventure.

Oggi chiudo con queste poche parole ripromettendomi di postarvi altro entro breve. Scusate la cortezza del post ma mi sembra assurdo disquisire sulla perfezione e l'armonia delle descrizioni del libro I Cosacchi. Solo leggendolo se ne può apprezzare appieno la naturalezza delle ambientazioni e degli eventi.

venerdì 24 giugno 2011

Libri - Leggere = Un infinito arcobaleno di possibiltà

Vi aspetterete ora la solita propaganda del : Leggere i libri è una cosa meravigliosa....ecc. ecc.

Beh vi sbagliate! Personalmente amo leggere ma, in questo preciso post voglio fare un analisi logica e spero, pertinente del milione di cose che la narrativa ci fa inconsciamente notare.

Partiamo dal Principio...

LEGGERE è un impegno; ma anche un piacere e questo per 3 motii basilari:



1) Permette di svagare la mente dai problemi attuali che la vita ci impone



2) Riesce a fornirci un apertura mentale



3) Sebbene impegni la vista, riesce a farci sia sognare, che imparare.



Ma analizziaoli uno per uno questi punti.



Il primo dice:



Permette di svagare la mente dai problemi attuali che la vita ci impone.



Che vuol dire?

Già la frase da un chiaro indirizzo del suo significato. Leggere è innanzitutto un attività ma, a differenza del lavoro, delle faccende domestiche, dell'uscita con l'amica o l'amico, dell'attività tal dei tali, dello sport; introduce la mente in un universo alternativo.

In pratica chi legge, per un certo momento dimentica la provia vita e si gode quel po' di divagamento che altrimenti la realtà non offrirebbe.

In prims si legge per questo, ma c'è di più. Quel divagarsi, ossia immaginare le avventure vissute dal "personaggio"  concede anche di notare alcune bizzarie della nostra realtà. Mai soffermati magari ad osservare un tizio strano per strada e a guardarlo con racapriccio dicendosi: " Mamma è messo male quello." 

Beh per un autore di romanzi, il tizio strano "è un potenziale personaggio", anzi quasi sicuramente  se lo vedesse con voi lo trasformerebbe in un mago se fosse  un romanzo fantasy, in un satanista o alcolizzato o criminale; se fosse un romanzo di altro genere.

Questa è una delle tante peculiriatà della lettura spesso non notata. Ora per lo scrittore o novello tale, è un processo automatico, per un lettore invece no. Il lettore legge una storia, e in automatico il cervello dice come giusto: E irreale. Quindi un potenziale lettore non presta attenzione più di tanto al dettaglio.

Farlo invece deve essere un OBBLIGO perchè ogni cosa in un buon testo, anche se a prima vista non fila ha un suo scopo specifico e un suo significato.

Ora so bene che molti scrittori al giorno d'oggi scrivono alla BUTTA SU ovvero, prendono il foglio  di word o di carta, buttano giù il loro testo e via alla pupplicazione senza manco rivederlo.....

Ebbene in quel caso troverete molte ma, molte cose che non tornano. Bisogna saper distinguere il testo fatto bene da quello fatto male.

Alcuni autori noti ad esempio, sono degli autentici Incompetenti in fatto di narrativa eppure non si sa perchè hanno successo....Questo purtroppo è imputanto dalla mal educaione alla narrativa.

Bisogna saper distinguere, e il piacere di trovare una cosa bizzarra poi riscontrabile nel reale fornisce un grande piacere alla mente ma anche all'animo del lettore. 

Una buona educazione narrativa permette di godere a pieno dei processi sopra elencati.



Veniamo ora al punto  due.



Riesce a fornirci un apertura mentale



Che vuol dire?



Si interseca con quanto detto qui sopra, riuscire a vedere nella realtà elementi notabili anche nella fantasia.

Qui alcuni scoppieranno col solito commentino acido del tipo " Hai fato la scoperta dell'acqua calda." Ma quanti di questi si soffermano mai ad osservarsi intorno e porsi domande?

Beh sicuramente quasi nessuno. La lettura è un vero potenziale per la mente appunto perchè ogni cosa che ci colpisce può tramutarsi in creatività.

Vi siete mai resi conto del potenziale di questa prospettiva?

Mi piace essere così dura; ma quasi CERTAMENTE nessuno la caga nemmeno una tale prospettiva.

La gente è troppo presa dale sue assurdità per perdere tempo a guardarsi attorno, l'ho notato durante i miei giri in bicicletta e a piedi; le persone camminano, discutono,  vanno nel solito negozietto a vedere l'idiotissima borsetta  o gravatta o quel che sia, poi, passano per strada e si trovano davanti un albero in fiore o un palazzo antico pieno di merli, fregi  e affreschi  e manco le guardano ste cose.

In pratica le persone si rifiutano per ipocrisia e presunzione di guardare il mondo che le circonda; e UNA REALTA poco da dire e poco da fare; ma la narrativa, ha la peculiarità di acuire la mente verso queste cose, basta solo riuscire a farci caso.



Sebbene impegni la vista, riesce sia a farci sognare, che imparare.



Questo che vuol dire?



Ora, nessuno di chi legge è uno stupido; ma nessuno nota che anche leggendo la vita di Giuglio Cesare  attiva l'immaginazione.

E complicato, sono la prima a dirlo; però con un po' di buona volontà ci si riesce.

Immaginare è un piacere, imparare è sia una noia che un piacere. Allora Gesù Benedetto perchè non connubiare le due cose?

Immaginare e impara. 

Se si legge Fantasy, si immagina e  al contempo si notano le irrealtà della vita.

Se si legge un libro di studio in primis si imapra ma al contempo si ha l'opportunità di immaginare. Ad esempio mentre uno si legge un noiosissimo articolo sull'orecchio umano può immaginarsi qualche assurdità del tipo, l'orecchio mette lo stereo  o il timpano si mette a discutere con una zanzara..

Cavolate insomma, oppure cose più serie tipo: cosa succederebbe se non si sentisse, come sarebbe il mondo per noi in quella spiacevole situazione.

Ecco, come potete notare da voi, anche questa è immaginazione e divagazione, e anche divertimento, perchè da sempre, immaginare è divertente.



Ora a conti fatti  dopo questa analisi, possiamo dedurre che la lettura offre innumerevoli opportunità, nonostante il fatto che impegni la vista.

Il vero problema è saperle cogliere, saper individuare l'oportunità del bello in ogni occasione di lettura.

Le sfumature che in un dato ambito di lettura si riesce ad ottenere sono davvero infinite, come dicevo agli inzi di questo lungo articolo; serve un po' di occhio e propensione a immedesimarsi in quel che si legge, pur rimanendo coscienti del mondo in cui si vive.

Il bello del leggere e le proprietà del leggere riescono davvero a mettere colori al mondo e non è un lavoro complesso, basta solo un minimo di buona volontà e interesse verso quel che si legge.

E' una questione di poco, quel che è certo è che la parola scritta ha un peso infinito sulle nostre vite, sia che ne siamo coscienti sia no.

Avere ben a mente questi concetti sopra elencati cambia anche la nostra ottica di pensiero in un certo qual senso.

A voi il ragionare e affinare di più il discorso ora, io vi lascio così. Augurandomi di avervi proposto un buon articolo di discreto interesse e di aver spiegato bene i concetti sopra riportati.

Come già detto non è una propaganda alla lettura ma un analisi delle potenzialità della lettura.

sabato 14 maggio 2011

Argomenti scientifici e storici possono essere un modo per immaginare?

Alla domanda del titolo rispondo..Perchè no!



Perchè scieza e storia devono essere classificate unicamente come "noiose" quando invece nascondono tanti modi di immaginare.

Ad esempio; in un libro si può parlare di un fiore; o di una medusa, o di Cesare. Quando si legge di queste cose, inevitabilmente ci vengno alla mente immagini di quel dato evento che stiamo leggendo, naturalmente se questo ci incuriosisce.

In quel momento immaginiamo, la vita e  gli incontri della medusa negli oceani o le battaglie di Cesare nell'anica Roma; anche questa è immaginazione è fantasticheria, quindi perchè tacciare subito un libro scientifico o storico come noioso?

Anche con queste letture è  possibile divertirsi e immaginare. Pensiamoci; Un  palazzo con i suoi decori, i personaggi che vivevano in quel luogo; la vita nei secoli passati.

Certo la lettura è un pochino più concentrativa di  certi autori sciacquetta che non sto nemmeno a  nominare, ma ne vale la pena perchè apprendi, ti diverti e immagini.

Ci sto pensando da lungo tempo, il bello del leggere è l'immaginare; il negativo dello studio è il concetto del doverlo fare per forza; ma se studi cose che riescno a farti immaginare anche lo studio può diventare un gioco divertente.

Prima si potrebbe leggere e poi immaginare qualcosa di divertente e rileggere e ripetere il testo poi.

Queste naturalmente sono mie idee,  nate da una riflessione; ma penso che sostanzialmente Il vero problema dell'affrontare un testo scinetifico oltre alla classica difficoltà di lettura sia anche nel fatto che non sappiamo prendere il testo con il giusto spirito.

Io dalla mia direi di leggersi un po' alla volta questi testi e lasciare che l'immaginazione corra. Apprendere con calma , senza porsi troppi eccessi.

Come già detto altrove  sempre su un mio blog: è come vediamo le cose che genera la differenza.



 A seguito lascio una piccola poesia.



Colori visti, Colori sognati





Vedere tutto.

Non vedere niente.

L'occhio ha parte della visione del mondo

L'occhio che alberga nella nostra mente è colui che ci da la visione delle cose.



Vedere tutto con occhi non velati,

percepire l'immesità che l'occhio comune vede;

percepire il dettaglio che l'occhio della mente vede...

Connubiarli;

per una nuova visione.



La vista,

La vista della mente,

Un prisma di colori che genera l'immaginazione.

lunedì 18 aprile 2011

Ptronti: Attenti...Via Primo articolo della new era del Blog - PARANORMALE

Comincio  questa nuova era del Blog Parlandovi di Parapsicologia.

Un argomento affascinate; dai più deriso e criticato ma di sicuro fascino. Credete nei fantasmi?

Molti dicono di no, è assurdo crederci; eppure team di esperti studiosi ogni anno raccolgono indubbie prove di fenomeni bizzarri e impossibili da catalogare con i normali parametri della scienza.

Le prove spesso sono interessanti e davvero particolari, eppure dato che non sono ripetibili , la scienza non le cataloga come fattibili ma frutto di casualità senza spiegazione.

Personalmente trovo che il definire qualcosa " Casualità priva di spiegazione" sia un'enorme cazzata.

Se è  registrato ,  significa che un fatto sussiste, c'è stato; eppure dato che non è rieptibile  non è una prova..Non pensate sia un po paradossale?

Non voglio difendere gli indagatori del paranormale sia chiaro, ma non sono neanche una loro detrattrice.

Se una pila si accende da sola e a richiesta di spegne piu di una votla  a me pare logico che sia una prova, perchè è un fatto tangibile che è successo davvero, quindi se uno lo vede e viene a dire ridendo "mah è solo una casualità" io dico o sei scemo o sei scemo..non c'è molta alternativa.

Non capisco come funziona lo confesso francamente, ma la materia mi intriga e affascina, ho letto molte cose sull'argomento e attualmente guardo una trasmissione inglese di nome Ghost Hunters in cui, vanno a caccia di fantasmi appunto.

Le prove ci sono, su piu indagini differenti capita piu volte che ste pile che usano si accendono da sole, che registrano voci, variazioni di temperatura, che riprendono con la telecamera termica strani agglomerati di calore o freddo che si muovono; tutta illusione?

Non so, ma mi da da riflettere. Badate, non sono la classica beccaccione che se uno grida al fantasma ci crede a priori; io voglio prove di strumentazioni e   gli indagatori ne ricavano parecchie, ma c'è un problema, le loro sono strumentazioni sperimentali o appartenenti ad altre categorie di specializzazione, tipo: strumenti da elettricista, idraulico, vulcanologo, oppure sperimentali di loro ideazione , in pratica;  sebbene abbiano una strumentazione fissa, nessuna è specifica  della loro materia di studio è stata "adottata" e produce riscontri e registrazioni.

Come fare a distinguere allora? Penso che questo sia anche il dilemma della scienza ufficiale, solo che non mi spiego perchè il denigro più netto venga rivolto a questi "scienziati dell'impossibile"

Ci dovrebbe essere più apertura  di fronte a questa materia, più apertura di fronte all'idea che l'uomo non è  "il novello Dio" ma solo un granello di polvere e che  si dovrebbe prestare più occhio a quello che non capiamo.

martedì 29 marzo 2011

DI NUOVO AI NASTRI DI PARTENZA

Rieccomi quà dopo una vita.

 Vi comunico gli aggiornamenti decisi, se ancora qualcuno si ricorda di questo povero blog.



Riguardo alla famosa community è già attiva e se è possibile vi inserisco il link



http://scrivereeleggere.forumcommunity.net/





Ho deciso di ristrutturare un vecchio mio foro disabitato da tempo per questa community, l'ho ristrutturato e spero di trovare un utenza che apprezzi come me la scrittura e il cocnetto di chiacchierata in generale.



Riguardo alle funzioni del blog invece dopo attente valutazioni mi sono decisa a tenerlo con le sue vecchie funzioni di articoli narrativi più  una nuova funzione  a carattere di recensione libri.



Ho in mente anche un nuovo blog  che sarà piu strutturato e con un giornale inserito ma mi rimetto nel parlarvi del suddetto progetto ad un tempo futuro.

Purtroppo il tempo che ho è poco e  di passare tutto il giorno al pc non ho tempo, ma farò del mio meglio per essere funzionale per quanto mi è possibile.



Per ora questo è quanto.



Un informativa che tenevo a darvi riguarda il nome del blog. Inizialmente Volevo cambiarlo e dargliene uno piu come dire "sensato"

Ma ho scelto anche qui di rimanere con l'attuale nome e questo per una facilitazione all'utenza che già conosce il blog per i suoi contenuti di reperirlo con maggiore facilità.



Alla prossima ^^ Riprenderò quanto prima glia ggiornamenti articoli !