domenica 3 giugno 2012

Tempo al tempo

Vi domanderete perchè intitolo questo post Tempo al Tempo.
Beh tutto è iniziato da dei commenti ricevuti su un racconto e da lì ne è partita una profonda discussione che mi sta facendo riflettere parecchio.
Sia sul mio modo di scrivere che sul dare realismo ad un racconto. Mi sono resa conto che a volte le informazioni non bastano mai XD
Ciò non può farmi che piacere ma al contempo rattistarmi. Questo perchè  per me scrivere una bella storia è quanto di meglio possa chiedere a quelle che definisco "Le mie limitate capacità".
Quindi il saper di non aver tenuto fede all'ambiente in cui la storia è ambientata non può far altro he lasciarmi l'amaro e spronarmi a migliorare ulteriormente.
Quindi ho deciso di affidarmi al detto diamo tempo al tempo e mettiamoci ancora più impegno.
Di lavoro da fare c'è ne è davvero tantissimo e francamente mi chiedo dove troverò il tempo materiale ( lavoro, casa, faccende, uscite, pisolini :P), ma voglio mettermici davvero ^^ questa materia la trovo ogni giorno più bella ed affascinante.
Francamente, sapete, mi domando in quanti condividano questo mio pensiero. Da sempre la scrittura è stato un qualcosa che potremmo definire  a tratti "mistico".
Nell'arco dei secoli la sua magia non ha mai smesso di scemare e ha generato paure, diffidenze e tanto altro. Ancora oggi spesso certi pensieri prevalgono nella gente ma siamo anche più equilibrati in quanto a superstizioni e fobie da quattro soldi; quindi sappiamo dare il giusto grado di accettazione ai vari testi che ci ritroviamo sotto mano.
Però alcuni testi sono ancora in grado di scioccarci. La Narrativa è davvero un mondo pieno di sorprese.
Più ti ci addentri e più sembra di sprofondare nelle sabbie mobili.
Nella discussione che sto facendo con questo caro amico, si sta parlando anche di questo. Regole di scrittura. Tecnica e i migliori modi di agire.
Tipo Moccia tanto per citare un autore da me per niente amato.....E' bello ciò che piace  dice il detto, quindi sto scrittore ha avuto successo (haimè)  appunto perchè qualcuno gli ha comprato i libri; ma basta solo questo come filosofia di pensiero?
Personalmente trovo condivisibile questa opinione ma non mi convince del tutto. Io traggo esempio da scrittori del passato e trovo la loro narativa qualcosa di unico. Apprezzo anche scrittori come Terry Brooks che considero un autentico genio, ci sono tanti altri autori però.
In tutti mi sono resa conto, il mondo in cui i personaggi vivono è così autentico che pare di viverci dentro.
E questo fa la differenza. E' almeno per me, il vero significato di Originalità della anrrazione è proprio questo. Accade solo lì; in identica maniera non avverrà da nessun'altra parte, in nessun altro testo conosciuto.
Questo perchè ogni autore ha il suo modo di esprimersi  e raccontare.
Mi domando; qual'è la via migliore? Seguire tute le regole a bacchettino come consigliano le guide per aspiranti narratori oppure andare a naso come facevo in passato incurante di regole , stile ecc.
La domanda è davvero complessa ma aumenta il mio amore per la scrittura.
Certo faccio una marea di errori gramamticali, certo non sono Tolkien o  Tolstoj ma la scrittura mi piace veramente.
Quindi vorrei trovare una via che mi permetta di divertirmi e al contempo fare un prodotto davvero di qualità ^^
Quindi....

TEMPO AL TEMPO.  magari in futuro ci riesco.