Da piccole idee spesso nasce L'Apocalissse.
Ma è una devastazione che dentro ti lascia una sorta di piacere masochista.
A cosa mi riferisco?
Alla scrittura ovviamente!
Scrivere è qualcosa di meraviglioso, unico, magnifico; sicuramente tutti quelli che mi seguono da più tempo sanno quanto amo la scrittura.
Purtroppo però la scrittura ha una sorta di bastardaggine intrinseca che la rende dannata e divertente allo stesso tempo e questa bastarderia sono quelle piccole idee.. quelle minimizie che sollevano le catene montuose costringendoti a rileggere mezzo mondo, informarti, cambiare la progettazione, ampliarla, arricchirla di particolari ecc ecc.
Lo adoro ma un carro armato che ti passa sopra causerebbe meno ammattimento e sicuramente ti eviterebbe un considerevole numero di torcicollo.
Eppure... Come si può non amare la scrittura.
Ti dai la zappa sui piedi eppure lo consideri divertente, mentre scrivi ti fermi urlando oh madonna mia... non ho mai pensato a questa cosa e ora come faccioooo?????
Situazioni, espressioni, crisi di panico eppure ridi, ti senti entusiasta, a volte bestemmi pure, perchè c'è da bestemmiare quando non trovi informazioni su un argomento che ti serve e non sai come fare a parlare di quella determinata cosa, eppure ritorno a dire; ti senti ercole.
Spesso mi domando se altri che amano scrivere hanno le mie stesse emozioni quando affrontano i problemi narrativi ma non nascondo che spesso ti sforzi a rimuginare e rimani solo stanco e abbattuto lasci il lavoro narrativo fermo dove è e al contempo senti la necessità di andare avanti.
Queste per me sono quelle cose che ti fanno riflettere su quanto la scrittura dia nel farla non solo nel leggerla.
Lo ripeterò in ogni articolo che tratti questo tema; scrivere non è semplice anzi è molto difficile; ogni volta che leggo articoli si parla di stile, non descrivere e la grammatica, la forma della frase e bla bla bla... Ma mai nessuno che si soffermi a pensare alla difficoltà di cosrtruire un meccanismo narrativo e a quanto occhio ci voglia per iquadrare i dettagli e sviluppali dipanandoli nel tempo comporti.
La grammatica è secondaria, lo stile è secondario, io leggo classici che hanno una narrazione più efficace ed efficente di quella moderna e la narrativa classica è tutt'altro che perfetta nel suo essere eppure regala tanto anche grazie alla caratterizzaione dei personaggi, alla descrizione degli ambienti e all'armonia della narrazione.
Ma nel costruire tutto questo le difficoltà sono innumerevoli non è che prendi la penna e scrivi.
Magari fosse così.
Eppure è un emozione unica e di una bellezza unica.
Alla mia atuale storia ad esempio, lavoro da ben 5 anni e dalle prime idee la storia ha fatto una rivoluzione completa e ora sta facendo la sua seconda rivoluzione che fortunatamente non mi sconvolto lo stesso incipting.
E così ora lavoro e mentre lavoro mi sono fermata per raccontarvi di tutto questo.
Spero che questa quarantena vi permetta di dedicare maggior tempo alle vostre storie sia lette che scritte, alla prosima!
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