Sono incazzata....decisamente disgustata.
Ieri sera capito in rete a leggere un articolo di scrittura; sono tutte verità quelle che vengono dette ma appunto in quanto verità ineluttabili, fanno schifire e disgustare e quindi sono un offesa all'arte dello scrivere.
NON INSULTIAMO LA SCRITTURA!
Per inciso quell'articolo parlava di editoria, consigliando i giovani autori a scrivere roba mediocre, seguire solamente la moda all'ultimo grido, essere raccomandati e leccare il culo degli editori che dato che di fantasy e anche di altri generi ne sanno poco pensano che: " se è simile al libro tal dei tali sui vampiretti o sui maghetti di turno" si vende con certezza perchè tanto ci sono dei cerebrolesi che lo comprano, quindi copiate a manetta il più possibile, infischiatevene delle regole, e scrivete roba mediocre se volete vedere il vostro testo pubblicato.
Tutte verità, la vediamo ogni giorno nelle nostre librerie la cosidetta Commerciabilità delle mode di turno.
Sarò schietta e senza veli mandando al diavolo pure la cosidetta educazione.
Se dovete scrivere per fare CAZZATE simili Rinunicate a predere mano ad una penna o alla tastiera del pc. Non perdete tempo inutilmente a creare PORCHERIA inutile e senza il minimo senso estetico per la narrativa.
SCRIVERE NON E NE UNA MODA NE UN GIOCO! E una questione di impegno, costanza e studio.
Forse gli editori si comportano anche come afferma quell'articolo scabroso ma, incitare a comportamenti del genere i giovani aspiranti autori è un offesa per la narrativa e per chi la fa seriamente.
Se certi comportamenti esistono sta a noi "potenziali scrittori" mettere "il presunto editore che ragiona così" nella posizione di dover valutare davvero un testo guardando al lessico, al valore del testo, alla forma, alla metrica, al ritmo, alla sua armonia. Impedendogli di fare il presunto paragone "ah se è come Harry Potter e Twilight allora si vende sicuro"
La narrativa è un impegno serio e anche deleterio a volte; è intollerabile che circolino certi modi di pensare. Non insultiamo una pratica nobile quanto la scrittura con volgarità come la commerciabilità. Un testo si apprezza per il suo valore non per la sua mediocrità alla moda.
Non avete il libretto pubblicato dalla mega casa erditrice tal dei tali perchè non è minkione , vampiroso ecc. ecc.? Beh... SIATENE ORGOGLIOSI meglio non vederlo pubblicato che ne sapere che un testo di valore è considerato alla stregua di libri mediocri e privi di tutto ciò che fa la narrativa davvero tale.
Pubblicare un libro è una cosa che rende orgogliosi sicuramente, da una certa notorietà ecc. ecc. Chiunque scriva sogna di vedere un libro pubblicato ma se per questo bisogna rinunciare al valore del testo, a sentire che il presunto scopiazzamento di tutto il testo altrui è legittimato, che un editore guarda solo al fottuto lucro, meglio restare nell'anonimato.
Scrivere è impegno non finirò mai di dirlo, io non sono certo un eccellente scrittrice anzi, nel mio piccolo mi considero solo mediocre; ma in quanto anonima mediocre, mi fa letteramente incazzare il sapere che il vero amore per la narrativa viene soppresso da una porcheria come il lucro, come la commerciabilità del cazzo di testo minkione.
Non è accettabile. Un appassionato di scrittura come me passa giorni a rileggersi il testo, a studiare, fare ricerche, correggerlo, per ricavarne qualcosa di buono che sia gradevole per chi lo legge, invece un editore "un professionsita del settore, mi si viene a dire : Guarda solo alla mediocrità e allo scopiazzamento generale?"
Beh lo ritengo un insulto alla pratica della scrittura, come ritengo un insulto il fatto che si scrivano solo mediocrità alla moda e che vengano pure messe in risalto.
Io scrivo perchè amo scrivere, mi impegno tanto perchè amo profondamente questa materia ampia e incredible. Come me, tante altre persone si impegnano a fondo e mettono il cuore in quel che fanno. Questa è scrittura non il resto. Io leggo un testo guardando a tutti i vari punti della narrazione, non alla cretinata alla moda, come me chi ama scrivere fa uguale altrimenti la letteratura classica non sarebbe considerata l'orgoglio della letteratura.
Quindi, Evitiamo di prendere per i fondelli chi vuol fare narrativa veramente e sopratutto evitiamo di insultarla la scrittura. Di insultare chi mette l'anima in quel che fa.
Mi ripeto; Non lo tollero! Se editori o autori che seguono la moda di turno credono che scrivere sia solo far soldi, non sono degni del mestiere che fanno.
Personalmente voglio in parte rifiutarmi categoricamente di sapere che c'è solo sto lerciume nel mondo editoriale e sperare che chi fa questo mestiere abbia almeno un minimo di buon gusto.
Ma qual'ora certe voci fossero vere si ravvedano, perchè è davvero disgustosa sta realtà e toglie alle persone il vero piacere di leggere.
Fino ai primi del 500 l'Italia era il paese numero 1 per la qualità della scrittura, poi causa inquisizione e sottoquestioni varie, l'Italia decadde dal palcoscenico della scrittura. Il vero boss divenne l'Inghilterra dove il romanzo si sviluppò creando un nuovo grande genere di qualità. Nell'800 l'Italia si riscattò un poco con l'opera del Manzoni, poi di nuovo Oblio.
Ho detto ciò per far capire che l'Italia ha molto potere narrativo da sviluppare, quindi utilizziamo la testa se proprio dobbiamo scrivere e pubblicare, non la moda di turno.
La scrittura apre le porte di un mondo così vasto e profondo, che mai si riuscirebbe ad immaginare. Supera la più incredibile delle immaginazioni.
Sviluppate la scrittura tenedo a mente questo concetto, IMPEGNATEVI, e se vedete, casomai esistessero veramente, Editori che guardano alla minkiata di turno magari deridendovi, metteteli di fronte alla storia e alla qualità della vera narrativa di scrittori come Tolstoj, Andersen, Manzoni, La Austen e tanti altri. Loro facevano narrativa, non la moda di turno. Vi bocciano il testo? Uscitene comunque orgogliosi. Voi avete fatto narrativa vera e avete comunque internet per farla conoscere.
Con questo concludo. Tutto questo "papiro" non è un intenzione di offesa verso l'editoria che a modo suo deve anche pensare a tirare avanti, quanto al concetto stesso del " copia e sarai pubblicato".
Mi spiace qual'ora qualcuno si sia ritenuto offeso dall'articolo ma per mio personale parere la narrativa è un impegno sacrosanto che amplia le consocenze e migliora noi stessi.
Chi approva e consiglia il copiaggio di testi altrui, offende solo chi si applica veramente nello scrivere.
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